Anche per quest’anno hai la possibilità di arredare casa con più leggerezza grazie al bonus mobili 2019.
Capisco che spesso non è semplice districarsi in mezzo al burocratese che i nostri legislatori utilizzano quando si tratta di far recuperare dei soldi a noi poveri contribuenti, per questo ho pensato di scrivere questo articolo in maniera talmente semplice e spicciola che non dovrebbe essere più un problema capire il funzionamento di questo ottimo incentivo, anche se non sei un tributarista di professione. Andiamo a scoprirlo nell’articolo.
Cos’è il bonus mobili?
Il bonus mobili è un’agevolazione fiscale che ti restituisce il 50% di quello che spendi per arredare una casa sulla quale hai avviato una ristrutturazione edilizia a partire dal 1 gennaio 2018; sotto forma di detrazioni IRPEF.
Quanto posso detrarre?
La spesa massima che puoi detrarre è di 10.000 e su questa viene calcolata il 50% della somma da detrarre.
Come funzonano le detrazioni?
La detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili ti viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
Se sei un lavoratore dipendente, ad esempio, e spendi 10.000,00€ in nuovi arredi; andresti a ritrovarti in busta paga ogni mese di luglio 500,00 € in più per i prossimi 10 anni.
Se invece sei un imprenditore o un professionista potresti allo stesso modo detrarre per dieci anni una somma pari al 50% di quello che hai speso per arredare il tuo immobile ristrutturato, fino ad un tetto massimo di 10.000€.
questo cosa vuol dire? Vuol dire che ovviamente puoi spendere di più per i tuoi arredi, ad esempio 30.000,00€ ma la cifra sulla quale saranno calcolate le detrazioni sarà sempre di 10.000,00€. Oppure al contrario, puoi spendere di meno, ad esempio 4.000,00€ ed a quel punto potresti godere di detrazioni pari al 50% di 4000,00€ dunqe 2000,00€ ripartiti in dieci anni che equivalgono a 200,00€ al mese che ti verranno puntualmente restituiti.
Come posso accedere al Bous Mobili?
Come detto in precedenza, per fruire del Bonus Mobili è necessario che il proprietario di una singola unità abitativa da arredare abbia dato inizio, a suo nome, a lavori di ristrutturazione sul medesimo immobile (beneficiando della relativa detrazione al 50%).
Vediamo le dinamiche:
- Non è richiesto che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile;
- È invece necessario che l’inizio dei lavori avvenga prima di effettuare le spese per la mobilia;
- Nel 2019 l’agevolazione potrà essere richiesta solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato dopo
il 1° gennaio 2018;
Per ottenere il Bonus Mobili quale intervento è necessario effettuare?
I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono:
- Singole unità abitative. Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
- Parti comuni di edifici condominiali. Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
- Interi fabbricati. Ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo se i lavori sono eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
Una cosa importante da tenere a mente è che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Quindi hai intenzione di fare i lavori al tuo appartamento e magari anche alla tua seconda casa al mare o in città la somma alla quale applicare il bonus mobili raddoppia a 20.00,00€.
Quali Beni posso acquistare?
La detrazione spetta per l’acquisto di:
- mobili nuovi
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Ad esempio; se fai dei lavori di ristrutturazione in bagno, hai la possibilità di acquistare una nuova cucina usufruendo comunque delle detrazioni.
Quali adempimenti sono necessari?
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Puoi usufruire delle detrazione anche se pensi di acquistare finanziamento a rate che possiamo fare direttamente noi in negozio, in questo modo tu avrai una una copia della ricevuta del pagamento perfettamente in regola.
Ricorda che i documenti da conservare sono:
- l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
- le fatture di acquisto dei beni.
Per concludere
Spero che questa guida ti sia stata utile, nel caso ti fossero sovvenuti dei dubbi non devi fare altro che contattarci e fissare un appuntamento per discutere insieme del tuo progetto, in questo modo potremo capire come possiamo aiutarti ad arredare la casa che desideri.